Ita-9 Rinascita: Extra 1

Un piccolo fuoco scoppiettante illumina la notte mentre un gruppo di bambole si appresta a completare il lavoro cominciato quello mattina.
Con un ultimo lampo verde anche l'ultima anima prende possesso del corpo di tela a cui è destinata.
8 si risveglia subito e con più delicatezza dell'artista.
- Era ora che ti risvegliassi anche tu - dice con falso rimprovero l'anziano leader 1.
8 sorride rivedendo il gruppo e tendendo la mano a 1, il quale ricambia il gesto in modo formale per poi ritrovarsi stritolato nel caloroso abbraccio del gigante.
1, contrariamente a quanto ci si aspetterebbe da lui, non oppone molta resistenza a quel festoso gesto, felice di rivedere tutti quanti salvi - Ok. Ora basta con queste smancerie - protesta liberandosi dall'abbraccio e recuperando il suo scontroso contegno, ricomponendosi le cinghie sul corpo e togliendo la polvere in un gesto un po' stizzoso.
Dopo 1 è il turno di 6 di essere strapazzato di coccole con grande divertimento della bambola a strisce, che gli si avvinghia come se abbracciasse un enorme peluche. E infine anche i due meccanici, rischiando di spezzare un paio di arti a tutti e due. Ma nessuno gli rimprovera la cosa.
L'unica che non abbraccia, forse per timore o per rispetto, è 7 a cui si limita a stringere la mano e darle una pesante pacca sulla spalla, facendola barcollare a terra.

- Direi che non c'è più motivo di restare qui - dice 1 guardando la strada buia - Propongo di raggiungere immediatamente gli altri -
Più che proporre, 1 ordina ma viene frenato da 2 - Che fretta c'è? Siamo al sicuro ora. E poi non vedi che è notte. Non si vede nemmeno la punta dei piedi, figuriamoci dove andare - esclama mentre riavvolge i loro progetti, per riporli la mattina dopo al loro posto.
7 sta per aggiungere qualcosa ma 5 la precede - Sai 2, non sono così certo su l'essere al sicuro. Insomma… -
- Tranquillo. E' solo il disagio di essere di nuovo in questo corpo. Passerà - rassicura il vecchio, senza smettere di fare il suo lavoro.
- Ti ricordo che quel… coso… aveva costruito decine di quei mostri prima che fosse distrutto. Chi ci garantisce che non siano più in circolazione? - ribatte 1.
- In centocinquant'anni quanti ne saranno rimasti in giro? Soprattutto con il nostro Angelo Guerriero in circolazione - 2 si rivolge a 7 che lo ringrazia con un sorriso stanca.
- Almeno troviamo un riparo. Non mi piace stare all'aperto di notte - conclude 1 dando le spalle al gruppo e guardandosi invano intorno. C'è troppo buio per vedere oltre il piccolo cerchio di luce.
- Ma come, fratello?! Credevo ti piacesse il campeggio? - lo prende in giro 2 con una risata.

- 7 sta bene? - chiede 6, vedendo la testa della guerriera ciondolare pesantemente, come se dovesse staccarsi da un momento all'altro.
- Sì, 6. Sto bene. Sono solo stanca - risponde togliendosi il casco e facendolo cadere a terra.
- Non deve essere stato facile recuperarci tutti quanti, vero?! - 5 si siede accanto a lei circondandole la schiena con un braccio e toccando involontariamente la ferita -Ahi! Fa piano per favore, 5 - si lamenta, contraendo le ottiche per la spiacevole sensazione.
- Eh! … Io… Scusa - si scusa 5. 7 in risposta gli pizzica la guancia scherzosamente e facendo recuperare il sorriso all'amico e dicendogli anche che andava tutto bene.
- 7 ferita. Eheheh! Dovrebbe stare più attenta perché lei è piccola e fragile, non forte e grosso come me - La prende in giro 8 senza smettere di osservare il suo nuovo corpo quasi come un bambino con qualche chilo di troppo.
- Forse sarò piccola, bestione. Ma ho più cervello di te. E ho affrontato i mostri molte più volte di te, che ti limitavi a spaventare tutti e fare il grande guerriero… -
- Non litigate subito voi due - 2 interrompe la disputa, prendendo un pezzo di tessuto rosso, ago e filo e si avvicina a 7 - Forza ragazza. E' tempo di guarire. Togliti quella roba -

7 lentamente si libera della fascia che l'avvolgeva, scoprendo l'artigliata sulla schiena. Ma rendendo anche ben visibile un'altra ferita sul petto. Il punto in cui lo SpiderRock l'aveva trafitta quella volta di tantissimo tempo fa.
Vedendo quella cicatrice 5 fa un involontario sussulto di sorpresa - 7. Que-Quella ferita… Quando te la sei fatta? E come? Insomma… Hai capito - chiede 5, con le parole che si annodavano tra di loro.
- Non ne voglio parlare - risponde evasiva la ragazza, buttando da parte la fascia e sistemandosi su un libro a terra.
- Non c'è niente di cui vergognarsi. E' normale fare errori. E poi non ti vedo da tanto… - insiste 5, sperando che fosse solo per orgoglio che non rispondeva.
- Ehi! Ragazzino. Non insistere. Se non vuole, non vuole - interviene 1 a sorpresa, tornando poi a studiare il suo riflesso in uno specchio poco distante e valutando se era il caso di modificare il suo aspetto.
- Ma… -
- Ho detto che non voglio parlarne 5. Non. Insistere - ripete 7 con tono tagliente, che fa scattare un campanello d'allarme nella testa di tutti. Campanello che 5 decide di ignorare - Oh! Ascolta. Sono sorpreso e preoccupato ok - rimprovera 5 - Voglio solo sap… GAH! -
La mano di 7 era scattata ad afferrare il collo di 5 talmente velocemente da non rendersi nemmeno conto che l'aveva mossa. E ora si trova a guardare il volto glaciale di 7, dritto nelle sue ottiche - Ho. Detto. Non. Insistere - ripete di nuovo la ragazza, guardando dritto nell'unico occhio del meccanico, mentre la presa intorno al collo si faceva più stretta e spaventando 6 che si nasconde dietro 8 per ripararsi.
Se 5 fosse stato umano, si sarebbe ritrovato con il collo spezzato in due, tanto la presa era stretta.
5 guardò la sua ex-amante con un terrore che aveva provato solo un'altra volta, nella sua precedente vita: quando il B.R.A.I.N. gli risucchiò l'anima, uccidendolo.

Con uno strattone 7 gli libera il collo. Poi senza dire altro si sdraia a pancia in giù sul libro e chiude le ottiche, addormentandosi all'istante.